E’ stato ufficialmente presentato il programma del Palio delle Contrade 2016, nella sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni. Presenti tutte le massime autorita’ paliesche, ovvero il Gran Maestro del Collegio dei Capitani Alberto Oldrini, il Supremo Magistrato Alberto Centinaio, il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi e Roberto Clerici.
Il cronoprogramma e’ stato illustrato da Mino Colombo, Cavaliere del Carroccio: il ritrovo per la sfilata sara’, come sempre, entro le 14.00, con partenza da piazza Carroccio alle 15.00. L’arrivo del corteo e’ previsto per le 16.00 circa allo stadio Giovanni Mari, dove verra’ eseguito l’Inno Nazionale con un coro di 160 bimbi delle scuole Don Milani e De Amicis. All’interno del campo sportivo non saranno ammessi animali domestici al seguito del pubblico.
Per la sicurezza, saranno impegnate circa 300 persone, della Polizia Locale, Carabinieri, Protezione Civile e dipendenti comunali.
A breve verra’ anche emessa l’ordinanza per la chiusura delle strade, che avverra’ dalle 13.00 per la maggioranza delle vie interessate e dalle 12.00 per alcune strade strategiche. La dispusta della Provaccia Memorial “Favari” e’ prevista per venerdi’ 27 maggio: grande novita’, la presenza del gruppo Sbandieratori e Musici Citta’ di Legnano. La gara ippica si terra’ con le consuete modalita’: due batterie eliminatorie da 4 contrade ciascuna e la finale, che assegnera’ il Palio 2016.
Per quanto riguarda la promozione dell’evento, dopo le splendide foto realizzate con i veri protagonisti delle Contrade da Luca Rossato, sulla pagina Facebook del Palio sono apparse le foto di alcuni disegni realizzati da Guido Aliverti, ai quali sono allegate delle note storiche sulla Battaglia del 1176 e sui suoi protagonisti:
“Il nome di Alberto da Giussano, sulla cui reale esistenza storica non vi è certezza, compare per la prima volta nella prima metà del XIV secolo, nella cronaca storica della città di Milano, scritta dal frate domenicano Galvano Fiamma, 150 anni dopo il celebre scontro di Legnano.
Alberto da Giussano venne descritto come un cavaliere che si distinse, insieme ai fratelli Ottone e Raniero, nella battaglia del 29 maggio 1176.
Sempre secondo Galvano Fiamma, Alberto da Giussano capeggiò la Compagnia della Morte, un’associazione militare di 900 giovani cavalieri scelti accomunati dall’ordine di battersi fino alla morte senza mai retrocedere.”
“Federico I Hohenstaufen, meglio noto come Federico Barbarossa, fu imperatore del Sacro Romano Impero.
Si narra che l’ imperatore venne travolto a Legnano il 29 maggio 1176 dall’esercito della Lega, nell’occasione capitanata da Alberto da Giussano, incappando in una disastrosa sconfitta.
L’esercito tedesco con difficoltà trovò rifugio a Pavia e, in seguito, Federico cercò di risolvere la questione con la diplomazia, avviando le trattative di pace che portarono ad una sospensione delle ostilità con la Pace di Venezia dell’anno successivo.
Sei anni dopo si giunse alla Pace di Costanza che segnò il definitivo affrancamento dei comuni dall’Impero”.
“La Compagnia della Morte è stata un’unità militare leggendaria di cavalieri organizzata, arruolata ed equipaggiata, secondo la tradizione, dal condottiero Alberto da Giussano.
Si narra che sia stata decisiva durante la battaglia di Legnano in quanto, a seguito della strenua resistenza dei fanti intorno al Carroccio, contrattaccò portando alla vittoria contro l’esercito imperiale di Federico Barbarossa.
Deve il suo nome al giuramento che avrebbero fatto i suoi componenti, che prevedeva la lotta fino all’ultimo sangue senza mai abbassare le armi.
In base a una leggenda riportata per la prima volta dal cronista trecentesco Galvano Fiamma, che scriveva 150 anni dopo la battaglia di Legnano, la Compagnia della Morte fu formata da 900 valorosi cavalieri.”