Particolari esternazioni questa mattina a Legnano, da parte del sindaco Gianbattista Fratus e del vice sindaco, assessore al Bilancio Maurizio Cozzi, che hanno voluto commentare con la stampa locale l’epilogo del Consiglio comunale di ieri sera, che è stato chiuso in seguito all’uscita dall’aula di tutta la maggioranza, con anche il primo cittadino.
Poco dopo l’inizio della votazione a porte chiuse di una mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti dell’assessore alle Opere pubbliche Chiara Lazzarini, nominata da Fratus circa un mese fa, i rappresentanti della maggioranza hanno abbandonato l’aula, inficiando la seduta.
“La mozione di sfiducia è inammissibile e irricevibile. Non si può accettare, mentre è stata fornita una risposta importante alla città: la maggioranza è unita e compatta. Noi questa mozione, se sarà ripresentata, non la voteremo mai”, ha commentato il sindaco.
“Si tratta di una mozione “raso-terra” nei contenuti. Le mozioni di sfiducia esistono quando si verificano fatti gravi nell’operato in un assessore che fa facendo scelte dannose. Chiara Lazzarini non ha ancora iniziato a lavorare come assessore a Legnano”, spiega Cozzi.
Due cose non hanno funzionato, ed hanno fatto sì che la maggioranza uscisse dall’aula consiliare: la mozione considerata pattumiera, e la scelta di accettare la votazione a porte chiuse, avvallata dal presidente del Consiglio comunale Antonio Guarnieri, esponente di maggioranza (Lega).
“Noi volevamo il voto palese: io avrei votato contro lo stesso, ma impedire il voto palese è impedire la democrazia. Fare politica vuol dire metterci la faccia, sempre”, ha ribadito più volte l’assessore.