E’ stato presentato sere fa, come da programma, a Legnano il progetto di realizzazione dell’impianto FORSU di via Novara, nella prima tappa di un mini tour dell’Amministrazione comunale nei quartieri cittadini.
Al Canazza il primo incontro, durante cui sono state illustrate le caratteristiche tecniche e logistiche del nuovo impianto, che non convince ancora del tutto i legnanesi.
La nuova stazione per il conferimento e il trattamento dei rifiuti organici, la frazione umida, sorgerà a fianco alla piattaforma ecologica, e sarà costruita da Asja Ambiente Italia, la società che si è aggiudicata il bando per la sua progettazione, nonché realizzazione e gestione.
Come è stato illustrato, il progetto prevede la trasformazione di 50mila tonnellate di organico in 4 milioni di metri cubi di metano e 14mila tonnellate di compost. I lavori per la costruzione del manufatto avranno inizio l’anno prossimo e saranno completati entro il 2020.
Alle descrizioni tecniche seguono le “voci contro”, le polemiche di coloro che sono preoccupati per le emissioni odorigene, per i prodotti di scarto dell’impianto, per i rifiuti a codice CER (che secondo il Catalogo europeo potrebbero essere pericolosi) e per l’aumento della portata del traffico veicolare in zona.
Per più cittadini, tra i quali ex consiglieri comunali e membri delle Consulte locali, ciò che è mancato e manca ancora oggi è un autentico confronto con la città, che “non si risolve nello spazio lasciato alle domande, a fine presentazioni, ma dovrebbe aprirsi maggiormente alle criticità e alle preoccupazioni”, come spiegato da alcuni legnanesi, per aiutare tutti a capirne davvero di più.
La prossima serata pubblica, per spiegare l’impianto, si terrà mercoledì 26 settembre, nella sede della Consulta Territoriale 1 Oltrestazione, in via Venezia 109.