Anche il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, ha partecipato in rappresentanza della città alla manifestazione che si svolta nelle scorse ore a Milano, davanti al palazzo della Regione, insieme ad altri sindaci, momento organizzato da numerose associazioni di familiari e persone disabili.
“Sono intervenuto per portare la preoccupazione (e anche l’arrabbiatura) per quanto sta accadendo sui tagli ai sussidi b1 e b2 per i disabili gravi e gravissimi, deliberati da Regione Lombardia a fine dicembre scorso. Sono risorse che servono alle famiglie per pagare caregiver, servizi sociosanitari, educativi e per la socialità dei loro familiari disabili. In alcuni casi soldi usati per persone che per vivere dipendono da macchine e attrezzature varie. Insomma sono sussidi usati per vivere! Risorse che da giugno non ci saranno più, sostituite da servizi integrativi che i Comuni dovranno erogare… ma come? Con quali soldi? In sei mesi si vuole cambiare il modello di welfare”, spiega Radice via social.
E ancora: “Per ripristinare i fondi Regione Lombardia dovrebbe mettere in gioco solo lo 0,03% della propria spesa corrente. Lo stiamo chiedendo da mesi, per dare il tempo che serve ai Comuni per organizzare i nuovi servizi e alle famiglie per gestire una transizione che sarebbe comunque delicata e in molti casi dolorosa… ma Regione non lo sta facendo, con una scelta che scarica sui Comuni un peso di cura delle comunità che si fa finta non esista, ignora noi e le famiglie”.
Non una protesta, ma far sentire la voce, con più voci, dei più fragili.