Con la sottoscrizione della Carta dei Comuni sostenibili Legnano entra nella Rete dei Comuni sostenibili. E’ successo ieri, venerdì 1 marzo: in seguito alla firma della Carta, il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore alla Sostenibilità Luca Benetti hanno ricevuto la Targa della Rete dei Comuni sostenibili, il riconoscimento che rappresenta l’impegno e la volontà dell’Amministrazione comunale di raggiungere gli obiettivi di Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La consegna è avvenuta al termine dell’assemblea nazionale della Rete dei Comuni sostenibili, al Teatro dei Ginnasi di Roma. Per gli amministratori legnanesi l’assemblea è stata l’occasione per avere una panoramica sulle migliori pratiche che Comuni e Province o Città Metropolitane stanno attuando per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dettati dall’Agenda 2030 delle nazioni unite. L’adesione di Legnano alla Rete è strategica per centrare gli obiettivi della sostenibilità. Come spiegato in una nota, l’importanza della Rete si sostanzia, infatti, in tre azioni: l’impulso a misurare e monitorare, con strumenti e supporti metodologici e di comunicazione, le iniziative per la sostenibilità; il supporto fornito per la programmazione e la progettazione di azioni per la sostenibilità ambientale e sociale, in modo da declinare e mettere a terra nella dimensione locale idee e buone pratiche; l’accelerazione del processo di cambiamento con l’ingaggio delle comunità locali, “portandole a bordo” nella sfida della sostenibilità.
“Abbiamo presentato all’assemblea il nostro lavoro finalizzato a realizzare in ambito locale una trasformazione sostenibile complessiva e sistemica, che include, quindi, oltre agli aspetti ambientali, quelli sociali, economici e di transizione digitale. Attualmente siamo impegnati nella raccolta di dati, sulla base di una griglia di indicatori che misurano il grado di sostenibilità della nostra città. A valle di questo monitoraggio potremo pianificare azioni sostenibili i cui effetti dovranno essere monitorati ogni anno, perché parlare di sostenibilità senza misurazioni quantitative a supporto rischia di essere un esercizio astratto. Si tratta di un’autentica svolta per l’ente Comune, che non solo dovrà porre il criterio della sostenibilità al centro delle sue attività, ma anche estendere queste pratiche agli stakeholder del territorio attraverso un patto, il “local green deal”, perché le politiche comunali, finanziate con risorse pubbliche e che interessano asset pubblici, possano trasformarsi in politiche della comunità locale. Questa sfida, che stiamo facendo nostra, rappresenta un elemento portante della strategia ICC e si lega all’obiettivo 17 dell’Agenda 2030, che individua nella partnership la modalità per attuare le strategie di sviluppo sostenibile”, il commento di Radice.
Ulteriori informazioni: https://www.comunisostenibili.eu/