La tassa rifiuti (TARI) aumenta nella quasi totalità dei Comuni italiani mentre a Legnano diminuisce di altri 2 punti in percentuale, che si aggiungono al taglio del 5% attuato lo scorso anno.
Ciò è stato reso possibile grazie anche all’operato di AMGA che, essendo finalmente uscita da una pericolosa crisi finanziaria e gestionale, permette ora all’Amministrazione comunale di bloccare ogni aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale assorbendo a proprio carico l’incremento dei costi.
I dati contenuti in una recente ricerca dedicata all’andamento della TARI nel 2015 mostrano che la tassa rifiuti è cresciuta mediamente in Italia del 9,6%, cifra così ripartita per aree geografiche: Nord-Est (+5,9), Nord-Ovest (+8,7), Centro (+15,8), Sud (+10,5), Isole (+2,9). In alcune città gli aumenti previsti nel 2016 per la TARI rischiano addirittura di annullare per i cittadini i benefici derivanti dalla cancellazione della TASI. Quella di Legnano si rivela quindi una scelta in netta controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo altrove, dove si preannunciano aumenti a due se non a tre cifre.
Il Bilancio di Previsione 2016-2018, che sarà prossimamente portato all’approvazione del Consiglio comunale, conterrà quindi un’ulteriore diminuzione del 2% della TARI che si aggiunge alla eliminazione della TASI sulla prima casa decisa dal Governo.
Complessivamente, a Legnano, la pressione tributaria si ridurrà globalmente di oltre 7 milioni di euro rispetto all’anno precedente, a vantaggio soprattutto dei proprietari di prima casa che in città sono circa 30 mila.