A rompere il silenzio, per così dire, sulla situazione politica di Legnano, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale e il commissariamento, è Daniele Berti, ex consigliere comunale, che in queste settimane di fine estate affronta l’argomento delle prossime elezioni amministrative.
Cosa stiamo aspettando per parlarne? E’ la domanda di Berti ai concittadini, che riassume una sua esternazione via blog: stop alle “voci di corridoio”, chi ha buone idee si faccia avanti per lavorare al futuro della città.
“La corsa verso Palazzo Malinverni 2020 è iniziata, col vecchio sindaco ancora ai domiciliari in attesa del “giudizio immediato”. Ora ci sono “le voci di corridoio”, nessuno si vuole esporre, invece io chiedo da subito che chi avesse intenzione di essere il nostro Sindaco con la “s” maiuscola, si faccia avanti, dica su quali priorità vuole lavorare per cinque anni, e non si faccia l’errore di non far sapere ai cittadini legnanesi cosa si vuole fare per l’immediato futuro”.
Berti ricorda alcuni progetti già sul tavolo del Comune: il futuro delle municipalizzate, la nuova biblioteca, l’illuminazione cittadina considerata da “Terzo mondo” e la manutenzione ordinaria di strade, marciapiedi e verde, il decoro.
“Quello che desidererei è un sereno confronto tra candidati sindaco di spessore, legnanesi e non calati dall’alto. Legnanesi di buona volontà, giovani soprattutto, lanciatevi senza paura in questa avventura, sarà momento di arricchimento e vinca davvero chi è più convincente. Chi non vincerà, rimanga in Consiglio a fare da sentinella, nell’ultima esperienza purtroppo si è vigilato poco, partendo proprio dagli esponenti della maggioranza”.