Proiezione dell’edizione restaurata di “Todo modo” martedì 26 gennaio, alle ore 21.00, presso il Cinema Sala Ratti a Legnano. Presente Federico Bacci, regista del film “Elio Petri. Appunti su un autore”.
Il Cineforum Marco Pensotti Bruni di Legnano prosegue le celebrazioni per il suo 60esimo anno di attività con un omaggio a uno degli esponenti più illustri del grande cinema politico italiano. Dopo Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, la nuova tappa di questo percorso prevede la proiezione dell’edizione restaurata di Todo modo, film di Elio Petri liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. Un’opera profetica che rappresentò l’ultima collaborazione tra il regista e l’attore Gian Maria Volonté, un sodalizio non soltanto culturale ma anche politico e ideologico. La proiezione è prevista per martedì 26 gennaio, alle ore 21, presso il Cinema Sala Ratti di Legnano.
Sarà presente in sala Federico Bacci, regista e sceneggiatore cinematografico che ha diretto insieme a Nicola Guarnieri e a Stefano Leone il film Elio Petri. Appunti su un autore, premiato al Festival di Venezia. Il dibattito sarà moderato da Sergio Grega, Presidente del Cineforum Marco Pensotti Bruni di Legnano, e da Celeste Colombo, membro del Consiglio Direttivo ed esperto di cinema, nonché storico collaboratore del Busto Arsizio Film Festival.
L’omaggio a Elio Petri segue alla serata di novembre dedicata a Pier Paolo Pasolini e si inserisce all’interno di una serie di eventi speciali che, nel corso della stagione, celebreranno i 60 anni di vita del Cineforum, uno dei più longevi e rinomati a livello nazionale.
Restaurato da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, Todo modo è stato presentato alla 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Venezia Classici.
Il film
Dopo l’uccisione di Aldo Moro, che nel film era interpretato, anche se non in maniera esplicita, da Gian Maria Volonté, Todo modo divenne un serio problema politico, cosa che di fatto ne decretò la sparizione dalle sale. Un film invisibile, che rappresenta un preciso atto di accusa, tristemente profetica, sul disfacimento della classe politica, la dissoluzione dei valori portanti della società civile e la corruzione della Chiesa, che Mastroianni rappresenta magistralmente nel ruolo dell’oscuro Don Gaetano. Come ha scritto lo stesso Sciascia, “Todo modo è un film pasoliniano: nel senso che quel processo che Pasolini voleva fare, e non poté fare, alla classe dirigente DC, lo ha fatto oggi Petri. Ed è un processo che suona come un’esecuzione”.
Tratto da: https://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/todo-modo