E’ l’Alcatraz di Milano, la nota discoteca di via Valtellina, chiusa come tutte le altre per l’emergenza sanitaria, tra le prime a lanciare la proposta di riaprire i propri spazi per accogliere i team dedicati alle vaccinazioni anti Covid-19.
La sua proprietà ha lanciato la proposta, nelle scorse ore, per organizzare i vaccini nei suoi 5mila metri quadrati di sala da ballo, considerata idonea in termini di spazio e di sicurezza, dotata anche di un particolare impianto di ventilazione e ricambio dell’aria. All’Alcatraz è possibile anche gestire ingressi separati, con numerosi vantaggi logistici al suo interno.
Come spiegato dal titolare Lorenzo Citterio, l’Alcatraz dava lavoro, in ogni serata di spettacolo dal vivo, a circa ottanta persone, interne ed esterne. Ad oggi sono diciassette i suoi dipendenti in cassa integrazione.
L’operazione di cessione degli spazi della nota discoteca milanese, come di quelli di numerose altre, potrebbe rappresentare un vantaggio per la sanità al momento in cerca di luoghi ampi per effettuare i vaccini, nonchè per le stesse realtà culturali e di aggregazione.