Come da programma, hanno incrociato questa mattina le braccia i dipendenti di Ikea a Corsico, per dimostrare il proprio sostegno alla collega Marica Ricutti licenziata una settimana fa, secondo loro per ingiusta causa.
La notizia aveva fatto il giro delle cronache: una lavoratrice, madre che vive da sola con due bambini di dieci e quattro anni, il minore con disabilità, è stata lasciata a casa dall’azienda perché considerata, dall’ufficio del personale, troppo assente dal lavoro.
La donna aveva spiegato che la discussione con Ikea è nata dopo che sono stati attuati nuovi orari ai turni di lavoro, senza averla avvisata, mentre con la società le erano state permesse delle agevolazioni, proprio per occuparsi del suo bambino con difficoltà.
Oggi la manifestazione dei lavoratori di Ikea si è svolta anche per sostenere un altro collega lasciato a casa dall’azienda svedese: un padre di due bambini, che avrebbe fatto tardi al rientro dopo la pausa, come hanno spiegato i sindacati promotori dello sciopero, vale a dire le sigle Filcams Cgil Milano e Uiltucs Milano. Obiettivo per loro appoggiare la richiesta di ritiro del licenziamento della collega, e “ribadire che il livello di civiltà di un’azienda si misura da come tratta i propri dipendenti”, come riportato in una nota.