E’ on line da poche ore l’archivio storico del Comune di Legnano, che conserva 20mila e 548 documenti in possesso dell’ente locale, che l’Ufficio Protocollo e Archivio ha provveduto a ordinare in un indice, creato e messo on line sul sito comunale all’indirizzo https://archivio.legnano.org/: oltre 350 anni di documenti a portata di tutti.
Come spiegato dal Comune, la pubblicazione dell’indice è una precisa scelta dell’Amministrazione comunale e rappresenta il primo passo per la valorizzazione dell’archivio, definito dall’articolo 10 del Dlgs 42/2004 “bene culturale”. Il lavoro per la creazione dell’indice on line dell’archivio storico cittadino permetterà a studiosi e ricercatori di individuare comodamente sul sito i documenti e di richiederne la consultazione all’ufficio, mentre, in precedenza, era necessario scorrere gli inventari cartacei. L’indice on line, oltre che essere il primo risultato evidente del lavoro che il Comune sta conducendo per la valorizzazione dell’archivio storico, rappresenta anche la condizione imprescindibile per collegarsi con gli altri archivi, parrocchiali o scolastici, presenti a Legnano nell’ipotesi di dare vita a una rete archivistica cittadina.
A luglio scorso l’Amministrazione ha partecipato ad una manifestazione di interesse della Regione Lombardia per la digitalizzazione dei disegni e degli atti amministrativi del settore Opere pubbliche, dei numeri della rivista “Legnano”, il giornalino comunale, del fondo fotografico utilizzato per corredare con immagini il notiziario del Comune e della documentazione dell’asilo infantile di via Gilardelli. La manifestazione di interesse, il cui esito è atteso nei primi mesi del 2023, è a valere sulle risorse del PNRR, ma non assegnerà finanziamenti ai Comuni; sarà, infatti, messo a disposizione delle realtà finanziate personale qualificato per svolgere il lavoro.
Nel 2021 il Comune aveva presentato alla Soprintendenza un progetto di riordino complessivo delle pratiche edilizie e delle opere pubbliche presenti in Archivio dall’inizio del Novecento ai giorni nostri; lavoro per cui l’amministrazione procederà basandosi su risorse interne e primo passo per perseguire l’obiettivo del riordino complessivo del bene.
La documentazione più recente in possesso del Comune è classificata, rispettivamente, come archivio di deposito, dal 1980 al 2012, e come archivio corrente dal 2012 a oggi.