PGT e Franco Tosi a Legnano: il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore ai Lavoripubblici Lorena Fedeli hanno diffuso nelle scorse ore una nota, con alcune “doverose precisazioni” sulla movimentazione merci e “accordi”, in zona stazione ferroviaria.
“Ancora una volta ci troviamo costretti a fare dichiarazioni per smentire fantasiose ricostruzioni di realtà che, semplicemente, non esistono. Oggi è la volta dei camion che non potranno più trasportare le merci all’interno dell’area Franco Tosi. Proviamo a fare chiarezza: cosa chiede il PGT alla Franco Tosi? Chiede una sola utilità pubblica: la realizzazione di un tratto di strada che permetterà alla città di risolvere un problema storico di Legnano, ossia un accesso da sud più diretto alla stazione, liberando quindi, parzialmente, dal traffico via Alberto da Giussano. Questa utilità pubblica è stata individuata anche per valorizzare la stazione stessa, individuata da Città Metropolitana come Luogo Urbano della Mobilità (LUM) e, pertanto, strategica per la città. Se Franco Tosi Meccanica non vorrà sviluppare l’Ambito di Trasformazione tutto resterà invariato e la movimentazione delle merci continuerà a svolgersi come avviene oggi. Se, invece, Franco Tosi Meccanica vorrà sviluppare l’area, allora, per legge, come ogni altro operatore, dovrà impegnarsi a fornire questa utilità pubblica alla città.
Cosa dovrà cedere, quindi, la proprietà nel caso presentasse un piano di sviluppo urbanistico di cui aspettiamo fiduciosi un progetto? Un’area di circa 1.800 metri quadrati su complessivi 86mila 670 metri quadrati del comparto, pari quindi al 2%. Su questi circa 1.800 metri quadrati oggi sorgono piccoli magazzini, che non impattano sulle aree per la movimentazione delle merci; quindi un contributo minimo dell’operatore privato per risolvere un problema pubblico e storico della nostra città.
Alla Franco Tosi stiamo pertanto chiedendo di aiutare il Comune a rispondere a un bisogno di migliaia di cittadini legnanesi, utenti della ferrovia, creando una strada parallela, perché non interferisce con la viabilità aziendale e, anzi, può aprire un’ulteriore via di comunicazione tra la fabbrica, la stazione e la città. In ogni caso, la porta dell’Amministrazione comunale per parlare con l’azienda di piani di sviluppo è sempre aperta”, hanno spiegato i due amministratori.