Si sono svolte ieri, martedì 19 luglio, in numerosi Comuni dell’Alto Milanese, le commemorazioni ufficiali della strage di via D’Amelio a Palermo, dove trent’anni fa morì in un attentato di mafia il giudice Paolo Borsellino, a due mesi di distanza dalla strage di Capaci, in cui morì il giudice Giovanni Falcone.
Entrambi i magistrati sono stati ricordati con manifestazioni locali, posa di corone e discorsi, cui hanno partecipato le autorità, con molti cittadini e ragazzi.
A Legnano il sindaco Lorenzo Radice è stato affiancato nella commemorazione da quello di Canegrate, Matteo Modica. Insieme hanno deposto una corona nel Parco dedicato a Falcone e Borsellino, momento a cura del presidente del presidio legnanese di Libera Giampiero Colombo.
“Onorare oggi la memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta vuol dire rinnovare quell’impegno a cui ha fatto riferimento il Presidente Mattarella, che è da sempre l’impegno dell’associazione Libera, conservando e riproponendo il grande coraggio e la determinazione che caratterizzato la vita di tanti magistrati vittime delle mafie. L’impegno contro la criminalità e contro la cultura mafiosa non consente né pause né distrazioni”, un commento.