sabato, 1 Aprile 2023

L’allarme riso della Coldiretti per la produzione lombarda

(Foto di MYCCF - Pixabay)

Con soli 300 millimetri di precipitazioni in sei mesi in Lombardia, l’impatto della prolungata siccità rischia di pesare sull’evolversi della stagione del riso nonostante le ultime piogge abbiano salvato le semine primaverili. È quanto afferma la Coldiretti regionale, in occasione della firma del protocollo d’intesa per la coltivazione del riso sottoscritto anche da Regione Lombardia, che mira a promuovere attività di studio e ricerca per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, oltre che a coordinare le politiche sull’uso dell’acqua e a promuovere una risicoltura sostenibile.

Come si legge in una nota tra ottobre 2021 e marzo 2022 le precipitazioni cumulate sui nostri territori sono quasi dimezzate (-45%) rispetto alla media degli anni 2006/2020. Una situazione solo in parte attenuata dalle ultime piogge di maggio che hanno permesso di mettere in sicurezza le semine e hanno contribuito a far innalzare il livello dei grandi laghi, come ad esempio quello di Como che ha ora una percentuale di riempimento pari al 33,5% o il Maggiore ora al 38,4%.

La siccità è diventata una calamità che sta mettendo sempre più a rischio i raccolti anche in Lombardia e testimonia i cambiamenti climatici in atto, di fronte ai quali è importante passare dalla logica dell’emergenza a quella di prevenzione e programmazione. Per cercare di contrastare l’aumento dei costi di produzione bisogna lavorare fin da subito sugli accordi di filiera, che sono uno strumento indispensabile per la valorizzazione delle produzioni nazionali, e per un’equa distribuzione del valore lungo la catena di produzione”, spiega il vice presidente della Coldiretti Lombardia, Paolo Carra.

A preoccupare non sono soltanto l’economia e l’occupazione, ma anche la tutela dell’ambiente e della biodiversità.

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