Sarebbero riusciti a rubare molto di più, se la chiusura temporizzata delle casseforti, nei due uffici postali di Garbagnate Milanese e Gorgonzola, non avessero intralciato le loro rapine, messe a segno maldestramente rispettivamente a giugno e a luglio scorsi.
Così due uomini di 51 e 60 anni, entrambi con numerosi precedenti penali, sono stati raggiunti dalla notifica di custodia cautelare, nelle scorse ore, dai Carabinieri di Rho, ritenuti responsabili delle due rapine estive, aggravate dall’essere mascherati ed armati.
I due malviventi in entrambe le situazioni avevano desistito dal proposito di portare via il contenuto delle casseforti dei due uffici postali, che contenevano i soldi delle pensioni dei residenti della zona, quando si sono resi conto, per due volte, che i loro bottini erano protetti da un dispositivo a tempo, che avrebbe rallentato la loro operazione. In entrambi i casi, di due rapinatori sono fuggiti portando via soltanto il denaro contante delle casse: 294 euro a Garbagnate e poco più di 600 a Gorgonzola.
I Carabinieri li hanno riconosciuti grazie anche ai filmati delle telecamere di sorveglianza e al racconto dei testimoni, presenti negli uffici postali.
Il 51enne è stato riconosciuto grazie all’automobile usata nella seconda rapina: una Fiat Punto rossa intestata alla madre defunta di un suo cognato. Il suo socio, in carcere a San Vittore a Milano, in regime di semi libertà, è stato incastrato dal tatuaggio tribale sul collo, immortalato nei filmati.