Il terremoto in Turchia e in Siria non è ancora finito: nelle serata di ieri, lunedì 20 febbraio, alle 20 ora italiana, si sono registrate di nuovo un paio di forti scosse, di magnitudo 6.4 e 5.8, avvertite fino in Iraq, Libano ed Egitto, che hanno fatto scattare anche l’allarme tsunami, fortunatamente rientrato.
La provincia di Hatay è stata l’epicentro del nuovo sisma, già semi distrutta da quello dello scorso 6 febbraio, che ha causato in Turchia e in Siria la morte di più di 46mila persone, molte delle quali si stanno ancora cercando sotto le macerie degli edifici distrutti.
Il nuovo terremoto, come rilevato dagli esperti, sarebbe legato a quello precedente. Secondo una prima stima dei danni, le nuove scosse avrebbero causato alcuni morti e oltre duecento feriti. Evacuate le abitazioni e gli ospedali, al confine con la Siria.
Dal canto suo il governo turco ha già pianificato la ricostruzione da zero delle cittadine distrutte, spostandone il centro dalla pianura alle montagne, per ridurre i rischi legati ai terremoti.