Dopo anni di attesa, è arrivata ieri, giovedì 16 dicembre, l’iscrizione della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
Il prestigioso riconoscimento è stato proclamato nel corso della sedicesima sessione del Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, che si sta svolgendo a Parigi.
Salgono così a quindici gli elementi italiani iscritti nella Lista del Patrimonio immateriale, su un totale di più seicento. Soddisfazione per il governo italiano e per i ricercatori e produttori di tartufo, nonché per le associazioni e gli enti legati a questo particolare settore, che rappresenta anche la cultura italiana nel mondo.
La candidatura è stata promossa dalla Farnesina, dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO, dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dal Ministero della Cultura e dalla Federazione Nazionale Tartufai Italiani (FNATI), nonché dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo.