E’ prevista per la mattinata di oggi, venerdì 30 aprile, una particolare manifestazione di protesta, che si svolgerà lungo le principali strade statali, tangenziali e autostrade italiane, in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Sardegna.
Gli automezzi dello spettacolo viaggiante saranno condotti, per protesta, a bassa velocità sulle principali direttrici del Paese: una contestazione forte per una situazione disperata, volta ad accendere un faro verso una categoria che non lavora da tredici mesi e destinata, secondo le ultime misure governative, a non farlo fino a luglio, come si legge in una nota diffusa da Heros Salvioli, un referente del settore.
“I lavoratori dello spettacolo viaggiante non accettano il fatto che il Governo consideri “a rischio” Covid questa attività all’aperto, al contrario di stadi, ristoranti e centri commerciali al chiuso. Siamo costretti a creare qualche disagio perché il Governo si attivi per affrontare con approccio razionale, e fondato sui dati, questa inspiegabile penalizzazione di questa attività all’aperto, rispetto a tutte le altre categorie commerciali e sportive. La decisione di posticipare la nostra riapertura al 1° luglio è una condanna al fallimento per centinaia e centinaia di imprese, che hanno bisogno di almeno un mese per organizzare un luna park, per gli aspetti burocratici”, spiega Ferdinando Uga, presidente nazionale ANESV-AGIS.
I gestori di luna park e parchi giochi sono esasperati e il rischio di gettare le proprie imprese nelle mani dell’usura cresce di giorno in giorno.
“La decisione di prevedere una data di riapertura così differita nel tempo, rispetto alle attività al chiuso, è del tutto irrazionale e priva di argomentazioni basate su evidenze scientifiche. Le giostre sono all’aperto, presidiate da operatori e continuamente igienizzate nel totale rispetto delle linee guida governative, che prescrivono l’obbligo della mascherina, il rispetto del distanziamento sociale e la sanificazione delle mani e di tutte le attrezzature. Chiediamo di poter tornare a lavorare in sicurezza: dobbiamo tornare a far sorridere e a portare spensieratezza al nostro pubblico di giovani, famiglie e bambini”, aggiunge Uga.