Mentre il governo sta mettendo a punto la nuova manovra finanziaria, la CGIL ha già valutato negativamente le misure annunciate per la prossima legge di Bilancio, che confermerebbero, secondo il sindacato, “una linea di politica economica assolutamente sbagliata e inadeguata”, annunciando di proclamare presto uno sciopero su vasta scala.
I provvedimenti economici annunciati dall’esecutivo sono considerati inadeguati a risolvere i problemi dei cittadini e dei lavoratori.
La proroga del taglio del cuneo “che abbiamo rivendicato e cominciato a ottenere dal governo Draghi, si limita a confermare le buste paga che i redditi fino a 35mila euro stanno già percependo. L’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef produrrà comunque benefici pressoché impercettibili”, si legge in una nota della CGIL, che con la sua segreteria si prepara ad organizzare giornate di sciopero e manifestazioni a livello nazionale, dal mese di novembre.
A breve si terranno degli incontri tra la CGIL, la CISL e la UIL, per definire insieme un percorso di mobilitazione. “Si tratta di una manovra sbagliata che non tutela i salari e le pensioni, che non introduce il salario minimo, che non combatte l’evasione, che non tassa la rendita e i profitti, che taglia la sanità pubblica e la scuola, che non cancella la precarietà, che colpisce in particolare i giovani e le donne”, il commento di Maurizio Landini, segretario nazionale della CGIL.