E’ successo nelle scorse ore, a Milano e a Lodi: i rispettivi nuclei oeprativi della Guardia di Finanza hanno bloccato commerci non idonei di mascherine protettive.
Nel primo caso, a Milano, sono stati sequestrati più di 240mila dispostivi di protezione facciale, trovati in una dozzina di farmacie cittadine, socie di una cooperativa, e in un magazzino che le riforniva, vendute come dispositivi medici, o mascherine chirurgiche, ma completamente prive delle previste certificazioni. Le mascherine erano state prodotte in Cina e messe in commercio senza che fosse stata verificata, con i dovuti controlli, la loro sicurezza. Al termine dell’indagine sono stati denunciati il titolare della cooperativa e l’importatore.
A Lodi le “fiamme gialle” hanno scoperto un giro di affari basato sul rincaro del prezzo di vendita delle mascherine. Un uomo di 58 anni è stato denunciato per speculazione sulle merci, avendo rincarato anche del 700% il costo dei dispositivi, mascherine ma anche guanti e camici monouso. In questo caso le mascherine, scoperte in un’azienda produttrice, sia chirurgiche, sia di tipo Ffp1, Ffp2 e Ffp3, erano tutte conformi alla normative, ma rivendute con un prezzo aumentato senza ragione. La Guardia di Finanza di Lodi ne ha sequestrate 500mila.