La Guardia di finanza di Varese e Milano sta eseguendo in queste ore, venerdì 11 febbraio, una quindicina di arresti ad altrettanti soggetti e un sequestro preventivo di beni, su immobili, finanziarie e beni mobili, per un valore complessivo di più di sei milioni e mezzo di euro.
Le indagini della Polizia giudiziaria hanno riscostruito un rete di società fasulle intestate a prestanome, risultati fiduciari dei principali indagati, tutti soggetti con rapporti parentela legati alla famiglia ‘ndranghetista Arena-Nicoscia, di Isola di Capo Rizzuto, in Calabria.
L’ipotesi è che gli arrestati di oggi traessero profitti dalla sottoscrizione di contratti stipulati con le società appaltatrici delle commesse di RFI, Rete Ferrovie italiane, per opere di manutenzione ed armamento delle linee ferroviarie; lavori di eseguire in Lombardia, Veneto, Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia.
I 6 milioni e mezzo è l’ammontare dei profitti derivati dai reati di frode fiscale, omessa presentazione delle dichiarazioni di imposta e compensazioni di debiti erariali con falsi crediti IVA.