Si è svolta nei giorni scorsi con una video conferenza, la riunione degli Stati Generali della Cultura di Busto Arsizio. Come si legge in una nota, l’iniziativa, giunta alla quarta edizione, è stata dedicata a tutti coloro che in città hanno a cuore la cultura, la coltivano, la promuovono.
L’incontro è stato un momento di bilancio, ma anche di riflessione sul futuro in un’epoca in cui la cultura sta particolarmente soffrendo per le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso.
Capo tavola della conferenza, il vice sindaco e assessore alla Identità e Cultura, Manuela Maffioli, in collegamento da remoto con una cinquantina di persone, in rappresentanza delle associazioni e delle realtà culturali locali.
Il sindaco Emanuele Antonelli è intervenuto ringraziando le associazioni, “per tutte le proposte e le attività condivise con l’Amministrazione e la cittadinanza, soprattutto in quest’anno così difficile e così particolare, cercando strade alternative per arrivare al pubblico, per offrire ai cittadini ciò di cui avevano e hanno bisogno”.
Come da tradizione degli Stati Generali, l’assessore ha poi svelato le tre parole chiave che accompagneranno il 2021: visione, rinnovamento, ripensamento.
“La visione riguarda il futuro della città: perché Busto sia anche e sempre di più una città di cultura, occorrerà pensare agli spazi della cultura, quelli nuovi e quelli da ripristinare, attivandosi per il recupero delle risorse necessarie. Rinnovamento significa proseguire sulla strada dell’affrancamento dall’auto referenzialità: la cultura dovrà aprire sempre di più un dialogo con tutti gli strati della società e con le più moderne teorie che stanno accompagnando l’umanità, in modo che si proponga come componente vera, reale e sostanziale della società. Ripensamento fa invece riferimento alla cultura come strumento di attrazione di menti, di cuori, di risorse, di capitali, in un approccio sfidante che la faccia percepire sempre di più come un reale bisogno”.