Dati confortanti sì, ma la cosiddetta “coda” dell’epidemia da Coronavirus permane ancora in Lombardia e in Piemonte.
Un’attenzione massima alla riapertura delle attività è fortemente consigliata dai virologi, che stanno studiando l’andamento delle curve dei contagi: in calo, ma non del tutto stabilizzate nelle due regioni del Nord d’Italia.
Da uno studio sui nuovi contagi si apprende che veri e propri contagi non sono, ma piuttosto “ripositivizzazioni” al virus, di cui è ancora da comprendere il significato.
Segnali positivi arrivano anche sul fronte dell’immunità: i malati di Coronavirus ne sviluppano gli anticorpi, ma è da vedere se sono protettivi. La ricerca non si ferma, anche nella direzione della creazione di un vaccino.