Cerca
Close this search box.
lunedì, 16 Settembre 2024
lunedì, 16 Settembre 2024
Cerca
Close this search box.

Inflazione e rincari: ecco il quadro dell’Unione nazionale dei Consumatori

(Foto da web)

L’ISTAT ha reso noti nelle scorse ore i dati dell’inflazione di ottobre delle regioni e dei capoluoghi di regione, e dei Comuni con più di 150mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

Come si legge in un comunicato ufficiale, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150mila abitanti più care, c’è Ravenna dove l’inflazione pari a +13,9%, la quarta più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente, in media, a 3359 euro su base annua. Al secondo posto sempre una città dell’Emilia Romagna: Bologna, dove il rialzo dei prezzi del 13,2%, la sesta maggiore inflazione, determina un incremento di spesa annuo pari a 3293 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Bolzano che perde, quindi, il primato di città più rincarata d’Italia grazie al fatto che con +12,3% è “solo” all’11esimo posto per inflazione, con una spesa supplementare pari a 3269 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto Milano (+11,7%, +3176 euro), poi Catania, che con +15,6% ha l’inflazione più alta d’Italia e una spesa di 3097 euro, Modena (+12,8%, 3093 euro), al settimo posto Trento (+11,7%, +3062 euro). Seguono Perugia (+13,1%, +3009 euro) e Brescia (+11,3% +2980 euro). Chiude la top ten Firenze, +12,7%, pari a 2962 euro.

La Sicilia è la regione con le città con inflazione più alta. Dopo Catania, infatti, al secondo posto c’è Palermo (+14,9%, +2958 euro) e al terzo Messina (+14,1%, +2689 euro). La città più virtuosa è Potenza, con un’inflazione del 9,1% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1797 euro. Segue Catanzaro (+10%, +1868 euro) e Reggio Calabria (+10,4%, +1942 euro). La città con inflazione più bassa è Aosta, con +8,7% (2153 euro).

In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +11,9%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 3092 euro su base annua. Segue l’Emilia Romagna, dove la crescita dei prezzi del 12,5% implica un’impennata del costo della vita pari a 2973 euro, terza l’Umbria, +12,7%, con un rincaro annuo di 2869 euro.

La regione più “risparmiosa” è la Basilicata, +9,3%, pari a 1801 euro, seguita dalla Puglia (+12,2%, +1975 euro). Medaglia di Bronzo per il Molise (+11,1%, +2032 euro). La Valle d’Aosta ha, invece, l’inflazione più bassa (+8,8%, +2178 euro).

Condividi:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
WhatsApp
Telegram

ULTIME NEWS

LE PIÙ LETTE

ARTICOLI CORRELATI

advanced-floating-content-close-btn
Close Popup

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Close Popup
Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web è possibile che vengano archiviate o recuperate informazioni e salvate nella cache del tuo Browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Cookie tecnici
Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang

Accettazione/Rifiuto Gdpr
Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Open Privacy settings