I tecnici delle associazioni ambientaliste e dei Comitati, di Legnano e non soltanto, da sempre contrari o critici verso il nuovo impianto Forsu di prossima realizzazione in via Novara, hanno scritto una relazione indirizzata a tutti gli enti coinvolti, segnalando le criticità del futuro impianto.
I progettisti hanno accolto alcune delle osservazioni dei Comitati e degli ambientalisti, formalizzate nel 2018, tanto che lo stoccaggio del compost non sarà più, come previsto nel primo progetto, all’aria aperta, bensì al chiuso e i portoni saranno “a bussola”, dotati di due aperture a scorrimento rapido.
Ma ci sono altri aspetti critici da considerare, secondo Attilio Bonetta, tecnico impiantista ed esperto di Laboratorio Ambiente ed Ecorete, Rete Ecologica della Lombardia. Lo stesso ha constatato che “per gli scrubber, adibiti al pre trattamento delle emissioni prima che giungano al biofiltro, non sono specificati i dati tecnici. Ciò significa che potrebbe essere compromesso lo scopo per cui si installano. Gli impianti di raccolta e di smaltimento acque meteoriche e di processo, avranno da smaltire moltissimi reflui, misti a liquami di Forsu. Dei pozzi disperdenti per le acque meteoriche, discendenti da strutture nella condizione di piena della vasca di prima pioggia, non se ne vede la necessità, se non quella di sostituzione della vasca di equalizzazione quindi di garantire la costanza del carico idraulico. Resta quindi alto il dubbio che nei pozzi disperdenti possano essere collettati reflui che dovrebbero, invece, esser destinati alla rete fognaria (illegittimamente)”.
Nella nota si parla anche del “non secondario rischio esplosione di un simile impianto che produce biogas e lo raffina, stoccandolo, in biometano, e dell’aumento del traffico di mezzi pesanti, non lontano dall’abitato e dall’ospedale”.
L’ex deputato Stefano Apuzzo, portavoce di Gaia onlus e di Laboratorio Ambiente, avvisa: “Abbiamo segnalato all’Amministrazione comunale tutti i problemi del progetto, tecnici ed economici. Non hanno ritenuto di rispondere. E’ evidente che l’attuale giunta condivide il percorso intrapreso dalle precedenti amministrazioni. Si accorgeranno di tutto ciò che non funziona in quell’impianto il giorno dopo l’inaugurazione. Noi gli staremo con il fiato sul collo, pronti a denunciare le criticità per la salute pubblica e le eventuali illegittimità ad ARPA, ATS e Magistratura”.
Quello di AMGA è considerato da molti l’ennesimo impianto inutile, voluto da tutte le forze politiche di Legnano, tranne quelle non entrate in Consiglio comunale.
Le associazioni che hanno firmato la nota sono: Gaia, Laboratorio Ambiente, Eco Rete Rete Ecologica Lombardia, “Ambiente Futuro Lombardia” Tutela Salute Legalità, Laboratorio di Quartiere Mazzafame, Gruppo di Quartiere San Paolo, Comitato Cittadini Calcinato.