mercoledì, 23 Aprile 2025
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Impianti termici partiti ma ci vuole chiarezza

Accertate le condizioni meteorologiche e il calo repentino delle temperature, come prevede la normativa vigente, anche a Legnano e nei Comuni della zona, è stata anticipata di qualche giorno l’accensione degli impianti di riscaldamento.
Nel corso di tutta questa settimana, cominciata con lunedì 10 ottobre, le condizioni oggettive del clima hanno permesso l’avvio delle caldaie, a discrezione dei tecnici preposti alle installazioni e alle manutenzioni annuali.
Ma quanti gradi sono consentiti? Per quante ore il giorno? Alcuni dubbi sollevati dai cittadini lasciano intravvedere un tantino di confusione sulla questione.
“Sì, è stata fatta un po’ di confusione in questi giorni. Prima di tutto non è il sindaco che approva l’accensione anticipata degli impianti, ma sono i tecnici, legge alla mano. Dal mio punto di vista è un errore accendere le caldaie soltanto per sette ore su quattordici, perché sotto un profilo strettamente tecnico non giova agli impianti e non migliora le loro prestazioni”, commenta Giacomo De Nicolo Volpe, presidente regionale e territoriale dei Manutentisti della Confartigianato.
Una caldaia dovrebbe rimanere sempre in esercizio, perché spegnerla ed accenderla ad intervalli orari vuol dire sottoporla ad un’attività più dispendiosa.
Il buon funzionamento di un impianto di riscaldamento, come sostiene De Nicolo, dipende anche dal buon senso dell’utenza: accendere per tre ore, spegnere e riaccendere per altre quattro, non basta a riportare la temperatura ai livello ottimali nelle abitazioni, sia singole, sia in condominio. Le valvole a contabilizzazione (diretta o indiretta) sanano anche gli squilibri naturali degli impianti di una certa età.
“I sistemi di termoregolazione contabilizzata sono stati introdotti proprio con questo principio: la caldaia funziona sempre, io nella mia casa regolo ogni stanza come gradisco e pagherò soltanto per quanto consumato. Così è garantita l’autonomia delle temperature, ma anche il risparmio vero”, spiega De Nicolo.
Se la caldaia è sempre accesa e le autoregolazioni si fanno con le manopole, la contabilizzazione finale porta ad un risparmio in termini economici ed anche ambientali: meno CO2, meno inquinamento.

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