Viaggio come libertà, evasione, relax, scoperta. Questa volta il viaggio di Cecilia Longo, dell’Enoteca Longo di Legnano, negli Stati Uniti, è stato anche occasione di incontro di nuovi partner, nuovi fornitori, nuove aziende da proporre ai mercati dove opera la Longo Since 1963, costola della Longo Speciality ed Enoteca Longo. Questa l’intervista a Cecilia Longo al suo ritorno.
“Sono tornata da qualche giorno dal mio giro-viaggio professionale negli USA . Io viaggio per lavoro, ovvero all’interno della Longo, ho il ruolo di “scouting” . Nel senso che cerco nel mondo nuove attività vinicole, nuovi fornitori, nuove aziende che inseriamo nelle nostre proposte. Attività iniziata da mio papà Osvaldo con il quale ho iniziato giovanissima, ed ora cerco di essere autonoma. Faccio parte della società dedicata Longo Since 1963, creata dalla famiglia che si dedica specificamente di questo. In questi viaggio ho girato in lungo ed in largo gli States, dopo essere tornata dall’Australia il mese scorso. Mi interesso di visitare queste nuove realtà. Attualmente dedichiamo le nostre proposte in 5 continenti, con 11 nazioni con le quali facciamo affari. Il nostro core aziendale è la regalistica e siamo leader nel mondo. Quindi dobbiamo essere competitivi, trovare anche nuove forme di degustazione. Per esempio in questo ultimo viaggio, ho girato con alcuni fornitori/clienti , con dei sommelier e chef e durante il giro facciamo anche formazione. Io stessa sto imparando, acquisendo metodi diversi e realizzando concretamente scambi culturali. A tal proposito: questo è la cosa che più mi appassiona del mio lavoro, del mio viaggiare”.
Domanda d’obbligo: aspetti positivi e negativi? “Faccio fatica a trovare aspetti negativi per questa attività: i viaggi, le nuove conoscenze, il confronto culturale mi portano a non trovarne. Se si aggiunge che il settore del vino piace ai giovani, mi diverto, stai in mezzo alla gente. Il confronto mi è stato trasmesso e noi Longo, ce l’abbiamo nel DNA. Forse, l’unico aspetto che mi viene in mente: tra un viaggio ed un altro, a volte non c’è distacco. Finito un viaggio, devi prepararne un altro… ma io sono giovane e riesco ad ammortizzare”.
A proposito di trasmissione, tu fai parte della terza generazione d’azienda. “E’ partito nostro nonno, Consuelo, dalla Puglia e si è stabilito a San Giorgio sul Legnano. Il nonno ha trasmesso ai figli Osvaldo, Giovanni e Paola la passione per il vino e la sua distriuzione. Il mio papà e gli zii sono entrati subito in azienda. Cosi abbiamo fatto anche noi, nipoti, ovvero Andrea, Giulia ed io. Chiaramente ognuno di noi ha contribuito con le sue esperienze a migliorare il gruppo. Le mie esperienze hanno una loro finalità, che insieme a quella degli altri tendono a farci crescere ed inserirci in nuovi mercati con prodotti di qualità. Le nuove divisioni, ovvero la Longo Speciality specializzata sulla regalistica, la Longo Since 1963 dedicata alla ricerca di nuovi prodotti e mercati, l’Enoteca Longo che si interessa di formazione-divulgazione e della distribuzione attraverso il punto vendita di via Lega, a Legnano. Insieme queste realtà ci fanno apprezzare ed essere autorevoli”.
Ma com’è lavorare in famiglia? “Qualche momento di tensione c’è, ma lo stemperiamo subito con una “riunione” a volte a tavola. Siamo una grande famiglia. Siamo cresciuti tutti insieme. Gli zii prima ed ora noi nipoti, non disdiciamo il confronto, a volte acceso. Ma questo fa parte della crescita individuale e professionale”.