domenica, 2 Aprile 2023

Il tema dell’identità di genere a teatro: Stefania Rocca porta in scena “La madre di Eva”

Dal 28 febbraio al 2 marzo al “Teatro Lirico Giorgio Gaber” di Milano, Stefania Rocca porterà in scena “La madre di Eva”, testo liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Ferreri, finalista al premio Strega nel 2018.
Una proposta co-prodotta dalla multinazionale dello spettacolo live ‘Stage Entertainment’, da “Ora one production” e “Enfiteatro”, che ripercorre la storia di un ragazzo nato in un corpo femminile in cui si sente prigioniero, che intende intraprendere un percorso di transizione per raggiungere finalmente la serenità.

Lo spettacolo è stato presentato al Palazzo Reale di Milano dalla stessa Stefania Rocca, da Matteo Forte, amministratore delegato di Stage Entertainment e direttore dei teatri Lirico e Nazionale e dai due giovani co-protagonisti Bryan Ceotto e Simon Sisti Ajmone con intervento dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, che ha dichiarato: “Il tema dell’identità, di genere ma non soltanto, è uno dei terreni su cui, da sempre, si misurano i più grandi protagonisti del teatro.
Si tratta di un tema universale che ogni tempo declina in base alle caratteristiche della sua contemporaneità e che, in questo bellissimo spettacolo, Stefania Rocca porta in scena con una doppia valenza: il percorso di chi deve imparare a riconoscere se stesso ma anche quello, a volte ancora più doloroso e complesso, di essere riconosciuto”.

Alla sua prima regia teatrale, Stefania Rocca sceglie di portare in scena un dramma classico eppure assolutamente attuale, quello della complessità del rapporto generazionale. La storia di partenza, liberamente ispirato a “La madre di Eva”, è quella di un ragazzo nato in un corpo femminile, e di una madre che non vuole vedere, un po’ per paura e un po’ perché bloccata nel suo desiderio di madre perfetta.
È un conflitto generazionale e culturale, due linguaggi che usano parole simili ma con significati differenti come sempre succede tra generazioni diverse, per questo è una storia senza tempo. Obiettivo dello spettacolo è fornire al pubblico eventi che aiutino a comprendere ed arricchire il dibattito sull’identità di genere.

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