All’indomani dei fatti ed anche del dibattito generale che si è acceso a proposito dell’incidente avvenuto domenica 26 marzo, in mattinata, lungo l’autostrada A8 “dei Laghi”, all’altezza di Origgio in direzione Milano, in cui ha perso la vita una donna, in queste ore c’è chi solleva il tema della sicurezza stradale.
Sicurezza stradale e controlli considerati insufficienti da parte delle forze preposte: un tratto autostradale tra i più trafficati attorno al capoluogo lombardo, in entrata e in uscita dalla città, teatro molto spesso di incidenti anche gravi, come quello di domenica.
A sollecitare una particolare riflessione oggi, martedì 28 marzo, è un autista NCC (Noleggio con Conducente), collega di quello direttamente responsabile del tragico impatto di domenica, per cause ancora da accertare: “Su quel tratto di autostrada vi sono almeno tre incidenti al giorno, ma i controlli della Polizia dove sono? Personalmente io faccio quella strada almeno otto volte al giorno e di pazzi che viaggiano ad alta velocità ne vedo tanti, che fanno sorpassi azzardati oppure non mantengono le distanze. Io faccio anche viaggi lunghi, come da Malpensa a Roma e nel mio ultimo, su 1400 km circa, ho visto soltanto due pattuglie in autogrill. Come è possibile? Dobbiamo lavorare tutti affinchè aumentino i controlli in autostrada, per fermare questi pazzi che sorpassano ovunque. Sono stanco di rischiare la vita mia e dei miei clienti per mancati controlli e pazzi completi al volante: bisogna arrivare al ritiro delle patenti altrimenti tutti i giorni ci saranno incidenti e morti”.