Si è conclusa ieri, domenica 17 novembre, l’ottava edizione di “BookCity Milano”, la kermesse di quattro giorni intensissimi dedicata all’editoria e ai lettori, che ha registrato numeri da record: più di 1500 eventi dislocati nelle 250 sedi presenti sul territorio, tra centro urbano e Comuni della Città Metropolitana, 1400 classi di scuole medie e superiori, quindi numerosissimi e più che preparati volontari di ogni età, che hanno agevolato lo svolgersi delle varie attività.
Il Castello Sforzesco si è confermato anche quest’anno il “cuore” della manifestazione con la “Libreria” posta al centro del cortile principale, che ha ospitato la sala stampa, una sala eventi, gli amici di Radio Popolare che hanno raccontato in diretta la manifestazione, e i numerosi espositori con il libri da acquistare.
Numerose conferenze sono state organizzate in altre strutture cittadine, come l’Acquario Civico, Villa Necchi Campiglio, Palazzo Clerici, la Biblioteca Sormani, Palazzo Mezzanotte, il Planetario, la Fondazione Corriere della Sera, nella ex sede di via Solferino, Casa Manzoni, Fondazione Adolfo Pini, palazzo Reale, Mudec, GAM, Museo del ‘900, luoghi che difficilmente si trovano apertei al pubblico se non durante eventi come questo, grande occasione per grandi e bambini per avvicinarsi, o riavvicinarsi, alla lettura.
“BookCity” per il sociale è andato oltre, con una serie di conferenze negli ospedali milanesi, nelle Case Circondariali di San Vittore, Opera e Bollate, all’Istituto dei Ciechi, alle Case di Volontariato e nelle sedi delle associazioni impegnate quotidianamente a diffondere la cultura sul territorio.
“BookCity Milano si conferma sempre più una piattaforma globale di dibattito e confronto, capace di spaziare da luoghi e temi della molteplice identità cittadina alle grandi sfide del tempo futuro per l’intero pianeta. Da Barcellona, città gemella grazie ad UNESCO, al distretto solidale di Corvetto, dal Gratosoglio, vissuto in un viaggio letterario sul tram numero 3, alle Afriche testimoniate da Chimamanda Ngozi Adichie e Wole Soyinka, la questione cruciale delle convivenze, richiamata fin dall’inaugurazione con Fernando Aramburu, ha attraversato le oltre 1500 iniziative diffuse in tutto lo spazio urbano. E nel 2020 ci dedicheremo al tema dell’ambiente e della sostenibilità globale, in un anno caratterizzato dal protagonismo dei talenti delle donne, protagoniste della programmazione culturale cittadina”, il commento di Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano.
Silvia Ramilli