Si è svolta nei giorni scorsi la visita ufficiale del sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, alla sede dell’UCI, l’Unione Ciclistica Internazionale, in occasione del Centenario di Libero Ferrario. Anche a Losanna, in Svizzera, dove ha sede l’Unione, si ricorda il campione parabiaghese e i suoi trionfi. In particolare quello del 23 agosto del 1923, quando vinse a Zurigo, primo italiano ad aver conquistato il titolo di campione del mondo di ciclismo su strada.
Come si legge in una nota, Cucchi ha fatto dono al presidente dell’UCI, David Lappartient, di una delle maglie riprodotte secondo l’originale iridata, indossata da Libero Ferrario il 25 agosto 1923, con il numero 100.
La visita istituzionale all’UCI si è svolta con una delegazione partita da Parabiago e composta dal sindaco, da Roberto Rancilio, componente della Commissione UCI Ciclismo Paralimpico che ha coordinato l’incontro, da Davide Rancilio, ideatore grafico del logo del Centenario Libero Ferrario e da Clara Pastori, referente per il Comitato Organizzatore Centenario Vittoria Libero Ferrario.
“Siamo una città che vanta tre campioni del mondo di ciclismo su strada. Questo ci rende davvero orgogliosi per la passione che continua a pulsare nei cuori dei nostri sportivi. Quello a Losanna è stato un viaggio che ha voluto rivendicare il primato di Libero Ferrario, troppo spesso dimenticato dal mondo ciclistico italiano. Se, infatti, è vero che l’italiano Libero Ferrario, quel famoso 25 agosto 1923, ha conquistato per primo il titolo di campione del mondo in modo strepitoso, è anche vero che l’Italia in quell’occasione è stata ammessa ai campionati mondiali di ciclismo per la prima volta. Peccato che a livello nazionale Libero Ferrario sia poco riconosciuto dal mondo ciclistico perché, se è vero che correva nei dilettanti, è anche vero che la categoria dei professionisti non esisteva ancora. Speriamo di aver aperto una riflessione storica in merito”, il commento del sindaco Cucchi.