Nell’Alto Milanese sono la maggioranza i Comuni che riuniscono a distanza le assemblee, e Legnano non è certo la sola realtà a tenere le sedute del Consiglio comunale in modalità videoconferenza, anzi nell’Alto Milanese sono la maggioranza i Comuni costretti a riunire le assemblee dei propri rappresentanti a distanza.
E’ così che il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, dati alla mano, ribadisce quanto emerso due sere fa sulla modalità di riunione del Consiglio: “Abbiamo fatto una verifica fra i Comuni dell’Alto Milanese: diciassette su ventuno, in questo momento, tengono le sedute consiliari a distanza, quindi Legnano non costituisce un’eccezione. Mi preme sottolineare come il presidente del consiglio comunale, Federico Amadei, abbia già attivato da tempo un’interlocuzione sull’argomento sia con il Servizio di Prevenzione e Protezione del Comune, sia con l’ATS e abbia portato a conoscenza di ciò tutti i consiglieri comunali”.
La precisazione per rispondere ad un’accusa partita dagli scranni delle minoranze, che hanno ipotizzato la volontà di “imbavagliare” il Consiglio comunale stesso, da parte della maggioranza.
Come si legge in una nota, nella scelta della modalità di svolgimento del Consiglio giocano anche fattori come le dimensioni dell’aula in rapporto al numero dei consiglieri (che in tutti i casi dell’Alto Milanese è inferiore ai venticinque di Legnano). In presenza ad oggi tengono le loro sedute di Consiglio Cuggiono e Villa Cortese, mentre Cerro Maggiore ha convocato la prima seduta in presenza per il 22 febbraio. In modalità mista si riunisce, invece, il Comune di Parabiago.
“L’auspicio di noi tutti è di tornare a riunirci in presenza, non fosse altro perché significherebbe una regressione della pandemia e un passo verso la tanto sospirata normalità. So benissimo che parlarsi negli occhi è altra cosa rispetto a fissare una telecamera e che aiuterebbe lo svolgimento delle sedute, ribadisco però che, in assenza di un via libera dalle autorità competenti, debba continuare a prevalere la responsabilità. Sarebbe paradossale che un organo che rappresenta i cittadini non seguisse questa condotta”, ha detto Radice.