Era il 27 gennaio del 1945 quando le forze militari sovietiche liberarono il campo di sterminio di Auschwitz dai nazisti.
E oggi, dopo 80 anni, si svolgerà una particolare cerimonia di commemorazione, cui parteciperanno numerosi capi di Stato e delegazioni da tutto il mondo, e tra loro ci sarà anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tutti insieme e in tanti per non dimenticare gli orrori del nazi-fascismo, ma piuttosto porre l’attenzione, a livello mondiale, su quei movimenti politici che vorrebbero dimenticare o minimizzare l’Olocausto.
Mattarella si era già recato al campo di Auschwitz due anni fa, e vi fa ritorno oggi rimandando a domani il suo discorso atteso al Quirinale.
Nella preghiera della domenica, ieri 26 gennaio, anche Papa Francesco si è speso a ricordo della Shoah: “L’orrore dello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi avvenuto in quegli anni non può essere né dimenticato, né negato. Rinnovo il mio appello perchè tutti collaborino a debellare la piaga dell’antisemitismo, insieme a ogni forma di discriminazione e persecuzione religiosa”.