Non cambia la situazione del fiume Po, considerata “estremamente deficitaria”, come rilevato dall’Osservatorio sulle crisi idriche dell’Autorità distrettuale (AdbPo – MITE). Le piogge delle scorse settimane non hanno migliorato le condizioni di secca in cui versa il fiume, perchè sono state deboli e insufficienti per cambiare la situazione in tutta l’area del distretto.
Come dichiarato dagli esperti, le portate del fiume Po restano sotto le medie storiche ovunque, mentre anche i laghi alpini non si sono innalzati. Le ripercussioni della mancanza di acqua si avvertono anche sul fronte economico, con la produzione di energia idroelettrica quasi ferma, e la sofferenza del comparto agricolo: la maggior parte delle imprese sta prorogando le semine di due settimane, per mancanza di acqua per irrigare i campi.
E si fa sempre più preoccupante anche l’emergenza idropotabile, con l’impiego di autobotti per rifornire alcuni centri abitati, non più soltanto in Piemonte, ma anche in provincia di Varese e nel Bresciano.
Adesso si guarda con grande attesa ad una prossima perturbazione importante, che dovrebbe portare pioggia attorno al 25 aprile, dopo il passaggio di una di più debole entità. Un nuovo punto della situazione sarà possibile ai primi di maggio. Anche l’Osservatorio si riunirà di nuovo il 6 maggio, per valutare nuovi eventuali provvedimenti da adottare, insieme alle Regioni.