E’ stato presentato nei giorni scorsi dal Gruppo CAP il libro “L’Acqua del rubinetto“, testo di riferimento per il Piano di Sicurezza dell’acqua.
Il volume, che porta la prefazione del sindaco di Milano Giuseppe Sala, contiene informazioni sulla qualità dell’acqua bevuta nella Città metropolitana di Milano, e sul rapporto degli italiani con l’acqua del rubinetto.
“Qual è la qualità dell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti? Come vengono effettuati i controlli e le analisi? In che modo le nuove tecnologie aiutano chi ogni giorno deve garantire il valore dell’acqua di casa? Come governare e tutelare l’oro blu per garantire uno sviluppo sostenibile del territorio alla luce dei cambiamenti climatici e globali?”. Come si legge in una nota, a questi e ad altri quesiti intendono rispondere il Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, e la Fondazione Lida, attraverso le pagine nuovo libro, il cui titolo completo è: “L’acqua del rubinetto. Water Safety Plan: innovazione e sicurezza“, a cura di Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato dell’azienda pubblica.
“Grazie ad azioni innovative e di sviluppo come il Water Safety Plan, l’area metropolitana di Milano può contare su un servizio idrico monitorato in ogni segmento della filiera, con criteri e pratiche tra le migliori al mondo. All’Italia servono con urgenza reti efficienti di distribuzione idrica: lo dimostrano i dati sulla dispersione o quelli sulla vetustà degli impianti. L’area metropolitana di Milano è una risorsa nazionale in questo campo ed è pronta a offrire al Paese strumenti e know-how per una svolta di civiltà ambientale non più rinviabile”, scrive Sala.
“Tutelare il diritto all’acqua significa attuare ogni sforzo per preservare l’acqua potabile e garantirne la massima qualità. Il Water Safety Plan è un’opportunità per ripensare ai nostri comportamenti e abitudini. Se non mettiamo urgentemente in campo investimenti in ricerca e sviluppo, in grado di mettere in sicurezza l’attuale scorta d’acqua, difficilmente potremmo lasciare in eredità un pianeta ospitale per le future generazioni”, hanno commentato Célia Blauel, vicesindaco di Parigi e presidente di Acqua Pubblica Europea, e Alessandro Russo.