Un Natale ispirato all’Italia sembra essere stato il “must” delle famiglie newyorkesi durante le feste 2020, con il tradizionale panettone portato sulle proprie tavole in alternativa ai dessert tradizionali.
Un vero e proprio boom per il panettone andato “sold out” molto velocemente e prima di quanto previsto dalle numerose pasticcerie artigianali italiane, che popolano la “grande mela”.
Dalla pasticceria Palazzone 1960 nel New Jersey (sede americana delle storiche pasticcerie di Sulmona) raccontano di averne venduti circa 10mila e di aver esaurito la produzione già a metà dicembre: un dato impressionante se si conta che al loro esordio solo otto anni fa le vendite si attestavano attorno alle 300 unità.
Una grandissima rivincita per il dolce milanese, che in passato non riscontrava grande apprezzamento in terra statunitense ma che negli ultimi anni è stato per gli americani una vera e propria riscoperta, tanto da aver indotto alcuni ristoratori ad aprire attività ex novo, sfidando la pandemia con grande successo. Come nel caso di Zeppola Bakery, una panetteria, pasticceria e gastronomia italiana (i proprietari sono originari di Crema) che, aperta la propria attività da pochi mesi, hanno iniziato proprio con la produzione e la vendita dei panettoni natalizi, esaurendola tutta quasi subito, servendosi anche dell’e-commerce.
Ma se nelle case la nuova moda sembra aver conquistato le tavole dei newyorkesi, per i ristoranti il panettone è una realtà apprezzatissima da tempo, non soltanto per gli italiani residenti in America, alla ricerca delle proprie tradizioni, ma anche e soprattutto per gli autoctoni che iniziano ad integrarlo come nuova tradizione durante le celebrazioni natalizie.
Tradizionale o farcito, servito da solo o accompagnato da creme, il panettone si è confermato ancora una volta il “re” del Natale.
S. R.