In Lombardia mancano all’appello oltre 900 milioni di metri cubi di acqua, a causa della grave siccità che l’ha colpita nei mesi scorsi, con pesanti effetti sull’ambiente e l’agricoltura, mettendo a rischio la richiesta di acqua anche per gli usi civili ed industriali.
E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale in riferimento all’ondata di maltempo di questi giorni giorni, sulla base degli ultimi dati ARPA Lombardia sulle riserve idriche invasate, rispetto alla media del periodo 2006-2020.
Come si legge in una nota, l’arrivo della pioggia e della neve è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nelle montagne dove i ghiacciai perdono di superficie e spessore. Le precipitazioni però, per poter essere assorbite dal terreno, devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni e i nubifragi aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti, in una regione come la Lombardia dove oltre quattro Comuni su cinque, l’84,6% del totale, hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico.