2 centimetri, 4 miliardi di litri. E’ questa l’acqua che ogni giorno perde il Lago Maggiore da quando, a metà luglio, è iniziato il lungo periodo di siccità.
Il livello lunedì 5 settembre ha segnato i 24 centimetri sotto lo zero idrometrico, ossia oltre un metro e mezzo al di sotto del livello che dovrebbe avere. Il problema è che dal Verbano esce più acqua di quanta non ne entri. Secondo gli ultimi dati registrati nel bacino affluiscono complessivamente circa 70 metri cubi di acqua al secondo, pochissima se si considera che in questo periodo la media è di 338. L’effetto è anche sull’afflusso di acqua che viene erogata nel Ticino: 164 metri cubi contro una media di quasi 300
La situazione continuerà a peggiorare: il meteo non prevede l’arrivo di perturbazioni nei prossimi giorni e quindi il livello è destinato a scendere ulteriormente. Tra l’altro la carenza idrica dello scorso inverno ha anche ridotto le riserve d’acqua sulle Alpi sotto forma di ghiaccio e neve e quindi neanche questa scorta strategica potrà venire in soccorso del lago.
Le prime conseguenze sono già arrivate con la limitazione dei carichi sui traghetti e la chiusura di alcuni scali minori. Tutti provvedimenti che nei prossimi giorni sono destinati ad inasprirsi, prima di tutto con il blocco di bus e camion sulle imbarcazioni e poi con ulteriori chiusure degli approdi. Ma senza una grande ondata di maltempo all’orizzonte si prevede un ulteriore chiusura della diga della Miorina a Sesto Calende, riducendo così ulteriormente il flusso di acqua nel Ticino e in tutte le sue derivazioni. Ma se da un lato il Consorzio Villoresi, quello che gestisce il sistema dei canali lombardi, assicura che il sistema agricolo non avrà grandi ripercussioni dal momento che molti prodotti sono già stati raccolti, dall’altro l’ambiente naturale del fiume corre forte rischi.
Una situazione che riaccende i riflettori sul problema della regolazione del Lago. Da anni infatti il Parco del Ticino e il Consorzio Villoresi chiedono che il livello massimo del Lago Maggiore venga tenuto ad un metro e mezzo sopra lo zero idrometrico in modo da aver più scorte nei casi di emergenza, sempre più frequenti. E nonostante promesse e impegni, al momento, il livello del lago continua a scendere.
FONTE V.N.