Non più interventi frammentati, ma “un grande piano di prevenzione idrogeologico” per l’Italia è il nuovo obiettivo del Governo, come dichiarato nelle scorse ore dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il Paese a medio termine deve trovare risposte efficaci ai rischi dei cambiamenti climatici, mentre già dalla prossima settimana saranno stanziate le risorse necessarie per sostenere Lombardia e Sicilia, che hanno dichiarato lo stato di emergenza, contando rispettivamente in centinaia di milioni di euro i danni causati dalle tempeste di vento, pioggia e grandine in una, e dai vasti incendi nell’altra.
Il nuovo piano potrebbe essere già pronto con l’inizio del 2024, e prevede innanzitutto una rilettura del territorio nazionale, finalizzando interventi mirati al recupero delle aree abbandonate, alla creazione di nuove dighe, alla riqualificazione dei corsi d’acqua, come accennato dalla premier, certa che al momento attuale le forze in campo non bastino.
Nei giorni scorsi sono stati 4mila gli interventi dei Vigili del fuoco nelle regioni colpite da maltempo e roghi, con più di 10mila operatori scesi in campo e 2mila mezzi: eppure non è stato possibile rispondere a tutte le chiamate di soccorso.
Dal canto suo, il presidente Sergio Mattarella ha già suggerito il coinvolgimento nei piani di prevenzione della comunità internazionale e dell’UE, per il costrasto dei rischi climatici.