Il gestore deve continuare a pagare il canone. Questo adesso lo dice anche il Ministero dello Sviluppo Economico, in una nota di Daniela Gasparini, parlamentare del PD, che ha presentato un’interrogazione relativa al problema di numerosi Comuni anche del territorio dell’Alto Milanese, cui il distributore del gas non paga più il canone per l’utilizzo delle reti.
Comuni come Cuggiono, Busto Garolfo, Bernate Ticino, Marcallo e Nerviano, oltre a San Giorgio, non hanno ricevuto il dovuto pagamento del canone da parte della società 2i Rete Gas.
“Questa è la risposta pervenuta dal Ministero dello Sviluppo Economico all’interrogazione parlamentare fatta dall’on. Daniela Gasparini al problema del nostro e di tanti altri comuni: il gestore deve continuare a pagare il canone concessorio, anche se è scaduto il contratto. Ma la domanda è: quando? Possibilmente prima che facciamo default, grazie”, commenta il sindaco di San Giorgio Walter Cecchin.
La risposta all’interrogazione non fa che confermare quella che per molti era già una certezza: l’affitto delle reti deve continuare ad essere corrisposto, anche se non è chiaro entro quali tempi.
Il Ministero prevede anche che tra i Comuni e il distributore del gas si possa giungere ad un accordo per il pagamento dell’affitto delle tubazioni, valevole dalla scadenza del contratto fino al suo rinnovo.
“Questa situazione mette in una difficilissima situazione finanziaria tante Amministrazioni. I Comuni coinvolti hanno stanziato insieme un budget di oltre 120.000 euro per l’assistenza legale, per difendere i diritti delle nostre realtà locali”, spiega Cecchin.
“Il distributore è tenuto a proseguire nella ordinaria gestione del servizio anche dopo la scadenza della concessione. Esso continuerà a percepire la tariffa per il servizio svolto e dovrà altresì continuare a pagare il canone concessorio precedentemente stabilito”, la risposta del Ministero.