È un’epoca strana, quella in cui ci si ritrova a pagare una cifra esorbitante per un semplice caffè: nel 2025 l’espresso sembra diventato un lusso quotidiano, un atto di coraggio, quasi più costoso in proporzione di una borsa di design.
Gli aumenti che hanno riguardato numerosi prodotti alimentari non hanno risparmiato il caffè, con un rincaro del suo prezzo che si stima possa arrivare ad un +15/20% nei prossimi mesi.
La materia prima, il caffè verde, è passato dai 100-110 centesimi per libbra tra il 2015 e il 2021, al raddoppio in questi ultimi due anni toccando i 250 centesimi, per poi decollare a 430 centesimi, quattro volte il prezzo del 2021.
Ma non finisce qui, ci sono anche le speculazioni sul mercato, che hanno un unico obiettivo: far salire il prezzo del caffè, come fosse una delle merci più desiderate al mondo.
Ai “ritocchi” si assiste soprattutto nelle grandi città: a Milano un espresso si aggira attorno ad 1,22 euro, in media il 19% in più rispetto al 2021. A Bolzano una tazzina di espresso al bar ha raggiunto la cifra di 1,43 euro attestandosi come la più cara d’Italia.
Le città più economiche? Al Sud, come a Catanzaro, dov’è possibile ancora trovare un espresso a meno di 1 euro.
Ma anche al Sud ci sono città che hanno visto rincari esorbitanti come Pescara, una delle peggiori in classifica, con un aumento del 34%, Bari con un +32% e Napoli, capitale mondiale del caffè, con un aumento del 32%.
Ma comunque sia, in attesa che i prezzi si abbassino, gli italiani potrebbero mai rinunciare al caffè?