sabato, 17 Maggio 2025
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Il 24 ottobre è la Giornata mondiale della Polio: la sua ricomparsa nel bacino del Mediterraneo

Ricorre domani, giovedì 24 ottobre il World Polio Day, la Giornata mondiale della Poliomielite, che vede in prima linea il Rotary International nella battaglia contro la diffusione del temibile virus.

Come da fonti vicine alla situazione sanitaria internazionale, la guerra che da un anno infuria a Gaza ha riportato sotto i riflettori il dramma della poliomielite. La terribile malattia invalidante, che le campagne vaccinali portate avanti negli ultimi quarant’anni avevano confinato in due soli Stati, Afghanistan e Pakistan, è ricomparsa nel bacino del Mediterraneo.

Il World Polio Day intende anche quest’anno sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di non abbassare la guardia ma incentivare la raccolta fondi, indispensabile per portare a termine, con la eradicazione della polio in tutto il mondo, un servizio cominciato negli Anni Ottanta.

Così anche questa volta, con l’occasione, saranno sostenute numerose iniziative tra le quali la proiezione del logo “End Polio Now” su alcuni dei principali monumenti in tutto il mondo: dalla Torre di Londra a Wall Street, dal Colosseo alla Casa Moneda di Santiago del Cile, dal Teatro dell’Opera di Sidney alla piramide di Cheope. A Milano il Pirellone accenderà le finestre in modo che si possa formare la scritta “End Polio Now”.

Sull’avvio delle iniziative dei Rotary Club, ha parlato recentemente ai microfoni di Radio Delta International Mino Carrara, presidente della Sottocommissione Polio Plus Distretto 2042 Rotary International, illustrando come nel febbraio del 1980, su iniziativa di Sergio Mulitsch di Palmenberg, partì alla volta delle Filippine il primo carico di 500mila dosi di vaccino antipolio Sabin acquistate dai soci del Rotary Club Treviglio e Pianura Bergamasca (di cui Mulitsch era stato promotore e fondatore). “Era il calcio d’inizio. Il Treviglio, che aveva avviato la campagna su incarico del Rotary International, per cinque anni la portò avanti finché nel 1985 il Rotary International la prese in carico direttamente gestendone la regia autorizzato dall’OMS”, spiega Carrara.

Come si legge in una nota, Sergio Mulitsch – imprenditore, filantropo e rotariano – è la figura chiave di questa iniziativa rotariana. Industriale del settore dell’imballaggio (era titolare di una azienda a Zingonia in provincia di Bergamo) a lui e ai suoi tecnici si deve il merito di aver realizzato il contenitore che garantisce la catena del freddo. I vaccini antipolio, infatti, devono viaggiare dal momento della produzione fino alla somministrazione a 20 gradi sottozero. Mulitsch inoltre ha pianificato la campagna mondiale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, per la eradicazione della polio. Il progetto, presentato alla Convention internazionale del Rotary a Roma nel 1979, venne approvato. Inoltre il modello di intervento da lui progettato è valido ancora oggi e costituisce un importante segmento per la medicina di base in molti Paesi.

Quando nel 1980 il Rotary Treviglio avviò la campagna vaccinale nelle Filippine, i Paesi colpiti dalla poliomielite in tutto il mondo erano oltre 150 e i casi superavano i 400mila l’anno. A inizio 2001 rimanevano 13 Paesi colpiti da contagio di polio virus selvaggio, nel 2020 con la dichiarazione della Nigeria “Polio free” la malattia è stata cancellata dall’Africa. La poliomielite è endemica solo in una regione a cavallo del confine tra Afghanistan e Pakistan abitata da popolazioni prevalentemente nomadi. I casi l’anno variano dalle poche unità ad alcune decine.

“Dal 1982 l’Italia possiamo dire che è “polio free”, con l’ultimo caso accertato. Ma la polio deve ancora destare preoccupazione, perchè di polio si muore. La macchina internazionale si è mossa per sconfiggere la poliomielite con i primi vaccini del 1954, dopo la grande epidemia negli Stati Uniti del 1952: 60mila colpiti, 21mila paralizzati, 3mila e 542 morti. Dal 1955 il vaccino funziona ed ha fatto ben sperare per il futuro. Il Rotary si è mosso tra le prime istituzioni a diffondere l’importanza delle vaccinazioni, impegnandosi al servizio delle comunità. Da qui i primi incontri istituzionali, come quello con l’OMS. Il 14 febbraio del 1980 parte la prima spedizione rotariana con 500mila vaccini alla volta delle Filippine. Dal 1985 la cabina di regia del Rotary Treviglio per le iniziative contro la polio, che confluiscono nella rete internazionale Rotary, che opera anche in Marocco e in India. Tra Pakistan ed Afghanistan, dove ormai tutti sono stati vaccinati, la situazione rimane monitorata al confine tra i due stati, là dove transitano avanti e indietro, per così dire, gruppi di famiglie nomadi, portando il contagio”, racconta Carrara.

Tornando a Gaza, dove la popolazione rischia di contrarre la malattia attraverso le fogne a cielo aperto, conseguenza dei bombardamenti, la problematica è alle porte e non deve essere sottovalutata. Due le azioni: la sensibilizzazione e la raccolta fondi, per l’acquisto dei vaccini.

In questo senso lavorano i Rotary Club con gazebo informativi, momenti tematici, iniziative di sport e gare, donazioni… come succederà anche giovedì prossimo, per il World Polio Day.

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