“La ripresa dovrà essere il frutto di uno sforzo collettivo per il bene di tutta la filiera, inclusi i servizi media, che devono alimentare palinsesti e cataloghi con nuovo prodotto. Oltre ai posti di lavoro, questo settore produce contenuti molto richiesti e di grande importanza per il benessere delle persone e, in ultima analisi, anche per sostenere la produttività del Paese, la capacità di generare reddito e quindi di aumentare consumi e gettito”. Queste le parole con cui la presidente dei produttori Anica, Francesca Cima, annuncia la ripresa e si spera la conclusione delle opere già iniziate, interrotte in piena lavorazione dallo stop forzato dovuto al Coronavirus.
Fondamentale la messa a punto di un protocollo sanitario per i set che metta in sicurezza lavoratori e artisti, che è in approntamento con il contributo delle associazioni di produttori (Anica, Apa e Ape), dei sindacati, dei rappresentanti degli artisti e degli stessi attori.
Altresì fondamentale sarà il supporto finanziario necessario per la ripartenza che dovrà aiutare a sostenere i costi maggiorati derivanti dal protocollo di sicurezza e dall’ allungamento dei tempi di lavorazione.
La speranza è che entro il mese di maggio le centinaia di migliaia di lavoratori del mondo dello spettacolo oggi fermi, sostenuti solo in parte dagli ammortizzatori sociali governativi a causa dell’atipicità di molte posizioni del settore, possano riprendere in tutta sicurezza a lavorare.
S. R.