I Roy Roger’s primi jeans italiani, cantati anche da Max Pezzali nella sua famosissima “Gli anni”, brano del 1995, compiono 70 anni.
Nel 1952 Francesco e Giuliana Bacci titolari della fiorentina Roy Roger’s decidono di realizzare e reinterpretare un modello di jeans in partnership con la Cone Mills Corporation di New York, che forniva la tela denim, pantaloni da lavoro rigidi e resistenti all’usura del tempo. Seguiranno i celebri modelli a cinque tasche, con la lampo nelle tasche posteriori utile a proteggere i documenti e la “pocket money”, la piccola tasca sul davanti per contenere la moneta, che sarà brevettata e depositata. I jeans made in Italy furono subito un grande successo che portò alla crescita della maison oggi alla terza generazione, guidata da Patrizia figlia del fondatore con i figli Niccolò e Guido.
Un compleanno importante che sarà festeggiato con la realizzazione di “Anniversary Collection”: trenta capi tra jeans, camicie, giacche, giubbotti, salopette, gilet, che raccontano la storia del capo d’abbigliamento più famoso al mondo dagli anni ’50 agli anni ’80, esposti a Pitti Uomo 101.
In mostra tutta la storia del brand, i jeans con la cerniera nelle tasche posteriori, i gilet e le camicie patchwork, le camicie con la cerniera su taschini o bottoni a pressione tipici degli anni ’60, e l’iconico jeans a zampa d’elefante trend assoluto ancora oggi.
La collezione ispirata alla working class, al cinema western, agli easy rider e alla cultura militare è realizzata con tessuti di cotone riciclato in un’ottica di produzione eco sostenibile a basso impatto sull’ambiente.