Il tema della sicurezza sul lavoro è al primo posto nell’elenco delle priorità delle forze sindacali. E più che altrove, almeno in questi giorni, a Legnano, all’indomani della tragedia alla Franco Tosi dove un operaio ha perso la vita in un reparto della storica fabbrica.
Questo il punto di partenza delle prossime attività che saranno condotte dalle sigle sindacali legate al settore metalmeccanico, come assicurato dai suoi rappresentanti.
Mentre non è ancora stata eseguita l’autopsia sul corpo del lavoratore caduto, e quindi non si sa ancora quando sarà celebrato il suo funerale, sono state avviate le indagini del caso, necessarie per comprendere la dinamica dell’incidente, e come mettere in sicurezza una volta per tutte le aree dismesse alla Franco Tosi: perché Valentino D’Aloisio è morto nel reparto 28 delle stoccaggio palette, chiuso da diverso tempo.
Le aree non più attive devono essere messe in sicurezza, sempre che la Tosi rimanga a Legnano.
“Da gennaio a settembre di quest’anno secondo i dati Inail, sono state presentate 753 denunce di infortunio mortale, le cosiddette “morti bianche”. In questa conteggio la Lombardia è al terzo posto con 57 vittime. Se è pur vero che in questa triste classifica tracciata dall’Osservatorio sulla Sicurezza sul Lavoro si assiste ad un significativo decremento (- 12,3% rispetto al 2015 quando si contavano 856 vite spezzate), resta il fatto che il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è ancora drammaticamente d’attualità. Da qui l’esigenza che tutti gli interlocutori facciano la loro parte perché la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro diventi sempre più concreta”, ha commentato Beppe Oliva, Segretario della CISL Milano Metropoli.