Come anticipato nel nostro video di presentazione, eccoci alla prima puntata del ciclo ‘I misteri di settenews’: le esplorazioni di Marco Alessandro David Patania e Andrea Jimmy Neurorock Geraci in luoghi affascinanti e ricchi di storia, alla riscoperta di cio’ che e’ stato dimenticato o distrutto dal tempo e dall’incuria e alla ricerca di fenomeni inspiegabili o paranormali.
La prima tappa e’ l’ex ospedale psichiatrico di Mombello, frazione di Limbiate (MB):
Ecco alcuni cenni storici sul sito esplorato, a cura di Marco Patania:
L’ex Ospedale Psichiatrico “Giuseppe Antonini” di Mombello, frazione di Limbiate,una volta in provincia di Milano, ora Monza-Brianza, oggi è un complesso quasi completamente in disuso, ma un tempo fu una villa signorile molto importante.
Il cuore del complesso è costituito da Villa Crivelli, che fu dimora di Napoleone Bonaparte e Ferdinando IV di Borbone, costruita come dimora fortificata nel 14° secolo dai Pusterla, forse sui resti di un’abitazione più antica.
L’assetto cambiò diverse volte a causa dei numerosi rimaneggiamenti, tra cui quelli voluti nel XVI secolo dagli Arconati e da Anna Visconti.
All’inizio del XVIII secolo era una splendida villa, circondata da uno dei giardini botanici più grandi d’Europa, decorata da numerose fontane volute dal Conte Crivelli.
Qui si sposarono le sorelle di Napoleone, Paolina ed Elisa.
Una volta abbandonata la villa, iniziò il degrado, che durò fino al 1865, quando la Provincia di Milano la acquistò per adibirla ad ospedale psichiatrico.
All’introduzione della Legge numero 180, detta Legge Basaglia, del 13 maggio 1978, è cambiato nuovamente l’utilizzo del complesso, che oggi ospita un Istituto Tecnico Statale ed alcuni uffici pubblici.
Caratteristica di questo complesso è il parco di quasi 600.000 mq sotto al quale si snodano chilometri di gallerie.
Tra queste ci dovrebbe essere, secondo le leggende, anche il passaggio segreto voluto da Napoleone Bonaparte (si dice che arrivi fino a Monza, ma dopo circa 30/40 metri il percorso è sbarrato) e c’è anche un pozzo fondo 30 m, nel quale si dice che siano gettate le ossa dei pazienti sottoposti ad esperimenti e operazioni andate male.
Tale pozzo oggi è intasato da detriti e spazzatura e, al momento, la leggenda non è verificabile.
Il periodo di utilizzo del complesso come ospedale psichiatrico è stato caratterizzato da un insolito evento: si dice che il 26 agosto 1942 sia morto tra le sue mura Benito Albino Bernardi, primogenito di Benito Mussolini.
Benito Albino Bernardi nacque da Benito Mussolini e Ida Irene Dalser, ma, ripudiato da Mussolini, venne adottato da Giulio Bernardi.
I padiglioni abbandonati oggi vengono usati da fotografi e videomakers, proprio per l’ambientazione lugubre che vi regna.
Ma la parte più interessante di tutto il complesso è il labirintico intrico di corridoi, gallerie e cunicoli che si snoda al di sotto del parco.
Chilometri di gallerie che uniscono tra loro i vari reparti e ospitano i resti dei macchinari atti al funzionamento del complesso.
Un labirinto dove c’è chi si è perso, sconsigliabile a chi ha problemi respiratori e a chi è facilmente suggestionabile, ma che noi vi facciamo vedere nella sua totalità.
Le immagini sono di Marco Alessandro David Patania e Andrea Geraci