Lo ha deciso a Milano nelle scorse ore l’AST: i medici di continuità assistenziale, vale a dire quelli della Guardia medica, saranno accompagnati nelle chiamate dei cittadini, che hanno bisogno delle loro visite, dai taxi.
Andata deserta anche la seconda asta, per appaltare il servizio di trasporto dei medici alle “Croci”, che abitualmente forniscono mezzi e autisti ma che, come da più fonti, “non lo ritengono più conveniente”, si è reso necessario attivare un accordo con il Comune di Milano e AREU, l’Agenzia regionale Emergenza e Urgenza, per la chiamata di un taxi all’andata e una al ritorno.
Il medico che decide di recarsi da un paziente dovrà chiamare l’AREU e farsi mandare un taxi, per raggiungere il domicilio di chi ne ha richiesto l’intervento. Da parte del sindacato dei medici Snami l’auspicio che si possano trovare nuovi accordi, in particolare con l’Anpas, l’Associazione nazionale delle pubbliche assistenze, soprattutto per tutelare la sicurezza dei medici.