Abbiamo i fogli, i colori e qualcosa da raccontare, dunque perché non farlo? Comincia così una lettera inviata al sindaco di Legnano, Lorenzo Radice e alla sua giunta, da parte del gruppo Giovani Artisti e dei referenti del Comitato Laboratorio di Quartiere Mazzafame ODV, per offrire la propria collaborazione al recente progetto comunale che punta a decorare i muri liberi della città.
“Generalmente il muro è una struttura il cui compito primario è quello portante o di delimitazione di una zona per dividere uno spazio. Per un’artista il muro è una superficie, su cui esprimere un’idea, raccontare una storia, mostrare un’immagine e dunque comunicare e creare legami. Un muro può modificare l’ambiente circostante attraverso il colore che emana, un muro grigio può rappresentare qualcosa di incompiuto e seriale, il colore invece, rappresenta la personalità di chi si impegna a dare un significato profondo a quel muro, rendendolo unico”.
Come si legge in una nota, il progetto del Laboratorio di Quartiere di Mazzafame e del gruppo Giovani Artisti, si pone molteplici obiettivi: dare spazio a chi investe il proprio tempo per arricchire una superficie che impatti positivamente sulla città, e dare uno spazio di pratica e confronto a chi vuole crescere in quest’arte o a chi altrimenti vi si approccerebbe in maniera illegale.
“Le grandi novità sono una scommessa e rivoluzionare il concetto di muro in una città come Legnano partendo dalla periferia è una di queste.
Chi è lungimirante saprà certamente che incanalare quest’arte per renderla strumento di decoro urbano è una di queste scommesse, ma proprio dando una direzione si evita di dare spazio al suo aspetto deviato, ossia quello vandalico e privo di un messaggio di ispirazione, fornendo così la possibilità non solo a chi quest’arte la pratica ma anche a chi si avvicinerebbe ad un muro senza sapere cosa e come farlo e offrendo un banco di sperimentazione a chi invece lo farebbe in modo inappropriato. Ci sono alcune manifestazioni dell’io che diventano illegali, per il semplice fatto che non viene concesso lo spazio necessario.
Per questo abbiamo accolto con grande entusiasmo la notizia degli spazi messi a disposizione in città per la realizzazione di murales e vorremmo essere parte attiva di questo progetto”.