È la co-progettazione la modalità individuata dall’Amministrazione comunale di Legnano per la gestione dell’ex rsa Accorsi di via Colombes. È quanto emerso nella commissione consiliare 6 “Benessere e Sicurezza sociale” che aveva all’ordine del giorno della seduta dello scorso 4 febbraio la situazione e le prospettive della struttura del quartiere Canazza.
“Entro il mese di febbraio contiamo di lanciare la manifestazione di interesse per individuare il partner con cui definire la gestione dell’ex Accorsi. Abbiamo optato per la modalità della co-progettazione perché, considerando strategica questa struttura sotto un profilo sociale, vogliamo che l’amministrazione abbia una parte importante nel definire con il gestore quali funzioni sociali ospiterà; cosa che accadrebbe soltanto in parte con una concessione. La nostra idea è che l’ex Accorsi non debba essere soltanto la struttura di riferimento del quartiere, ma che debba aprirsi alla città attraendo persone da più parti di Legnano. Per una finalità di questo tipo la presenza del Comune ci pare determinante lungo tutto il percorso, dalla fase di co-progettazione al monitoraggio dei vari servizi erogati. La co-progettazione, del resto, è una modalità prevista dal codice del terzo settore e sempre più utilizzata per progetti di natura sociale; modalità che nulla toglie al carattere di evidenza pubblica nella scelta del gestore, ma che dà centralità al progetto proposto”, spiega l’assessore ai Servizi sociali Anna Pavan.
Come spiegato dal Comune, la scelta è maturata a seguito della disamina fatta del Piano economico di gestione, la cui elaborazione era stata affidata dalla giunta Fratus alla Cooperativa Età Insieme e cui ha collaborato KCity srl. “Avevamo qualche dubbio sulla sostenibilità economica di alcune funzioni, come il centro polispecialistico per le visite, che si erano ipotizzate sul finire del 2019, quando è stato formulato il piano. Sono dei dubbi che le difficoltà portate dalla pandemia del 2020 hanno rafforzato. Quindi, assodato l’housing sociale che rappresenta il punto fermo del progetto, vogliamo fissare con più precisione le altre funzioni che saranno ospitate nell’ex Accorsi”, commenta l’assessore.
L’housing sociale che si vuole realizzare nell’ex Accorsi prevede un’utenza mista, di diversa estrazione sociale e appartenente a differenti fasce anagrafiche. Da un punto di vista strutturale l’intervento di recupero edilizio e riqualificazione dell’ex Accorsi è stato completato e attualmente è in corso la fase di rilascio collaudi e certificazioni. La struttura, su quattro piani, con una superficie residenziale di 1925,72 mq (32%) al primo, secondo e terzo piano, contempla 33 monolocali e 4 bilocali