Prosegue il braccio di ferro tra il sindaco di Gallarate Cassani e i sinti del campo rom, smantellato nelle scorse ore in via Lazzaretto.
Sgomberato il campo nomade, occupato da famiglie di etnia sinti, delle presenze sfrattate dal campo sedici famiglie sono rimaste a Gallarate e sono state ospitate in un albergo a Somma Lombardo. Ma alcuni capi famiglia stanno chiedendo al Comune di poter avere una casa, per lasciare l’hotel.
L’appello dei sinti ad avere un alloggio definitivo è sostenuto anche dalle forze politiche all’opposizione, mentre il primo cittadino ribadisce che quando è stato proposto ai sinti di partecipare al bando per avere una casa comunale, di loro soltanto un nucleo familiare aveva risposto, partecipandovi.
Come dire: ormai è tardi, di case non ce ne sono più.